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Formazione e Lavoro

Formazione Professionale al Ferrante Aporti

Il nostro impegno formativo all’IPM “Ferrante Aporti” di Torino

InforcoopEcipa Piemonte è titolare e capofila di tutte le azioni formative rivolte a minori e giovani adulti detenuti nell’Istituto Penale per Minorenni “Ferrante Aporti” di Torino. In questo impegno formativo, da sempre, abbiamo come nostri partner la  Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri e l’E.N.Gi.M. Piemonte”.

I corsi sono finanziati dalla Città Metropolitana di Torino, all’interno della Direttiva Mercato del Lavoro del Fondo Sociale Europeo, coprono senza interruzione tutto l’anno per un’offerta formativa di 3600 ore.

Il progetto formativo è condiviso dalla Direzione dell’Istituto e le nostre attività sono inserite all’interno del piano trattamentale individuale di ogni minore e giovane adulto ristretto.

Nell’anno formativo 2019-2020 gestiamo a favore dei ragazzi i seguenti corsi:

  • Informatica Multimediale
  • Ceramica
  • Arte Bianca
  • Cucina
  • Grafica
  • Stucchi e Decori
  • Collaboratore di Cucina( Corso di qualifica di 500 ore)
  • Operatore Gestore Impresa di Pulizie ( Corso di Qualifica di 400 ore).
Arte Bianca

Il laboratorio di Arte Bianca si pone l’obiettivo di fornire le conoscenze di base per la panificazione e la pasticceria, per la preparazione di alimenti e la cottura di prodotti da forno, utilizzando i macchinari della cucina. Qui vengono preparati il pane e la pizza destinati al consumo interno. Si sviluppano in tale contesto, sperimentazioni di “scuola di cucina” recuperando la cultura gastronomica dei Paesi di origine dei ragazzi, enfatizzando il ruolo del cibo come veicolo culturale di convivialità e socializzazione.
Il laboratorio è stato migliorato con l’introduzione di docenti di diversa provenienza e formazione per offrire un’offerta variegata agli allievi e maggiormente attenta alle differenze culturali. Il laboratorio è in grado di rispondere a richieste di realizzazione di catering e partecipa ogni anno a manifestazioni esterne legate all’arte culinaria o in generale all’ambito della ristorazione.

Informatica

Sviluppare competenze nel settore dell’informatica e multimedialità permette di aumentare la possibilità occupazionale riducendo in parallelo la recidività in fase di reinserimento sociale.

Il laboratorio, in cui sono presenti un plotter per stampe di grandi dimensioni e macchinari per la stampa su stoffa, si presta per la realizzazione di lavori di grafica: volantini, locandine, biglietti da visita e stampe su stoffa.

Il laboratorio di informatica, stampa e serigrafia si pone, quindi, l’obiettivo di far acquisire una conoscenza della struttura e del funzionamento di un personal computer, sapere cosa sono le reti informatiche, utilizzare le principali funzioni di base: organizzare e gestire files e cartelle, usare strumenti di editing e controllare le opzioni di stampa su supporti diversi ed in vari formati. Dal 2013 si è aggiunta la parte di serigrafia.

Ceramica

Attraverso l’attività creativa è possibile intraprendere un percorso di riflessione su se stessi, elaborando artisticamente il proprio vissuto in una forma fruibile e condivisibile. In particolare l’uso della ceramica permette di intervenire direttamente sulla materia prima, modellandola e trasformandola in altro, in un oggetto simbolico carico di significato. In un contesto come è la realtà del carcere appare fondamentale per il ragazzo affiancare a un percorso di acquisizione di competenze professionale anche un percorso di espressione emotiva.
Il laboratorio di ceramica si pone l’obiettivo di far acquisire tecniche di base per la manipolazione, la creazione e la trasformazione dell’argilla in manufatti di ceramica. La cottura dei manufatti viene realizzata dall’operatore incaricato, mentre i ragazzi si occupano della scultura, manipolazione e decorazione, acquisendo le diverse tecniche a crudo, in biscotto e al tornio.
La collaborazione con l’associazione di volontariato “Aporti Aperte” permette che alcuni degli oggetti prodotti dai ragazzi possano essere venduti all’es- terno e il ricavato possa essere utilizzato per fornire ai ragazzi stessi beni necessari e talvolta mancanti in istituto (detersivi per le lavatrici, prodotti per l’ig- iene, abbigliamento, regali di Natale…).

In un contesto carcerario, dove contesto sociale e/o familiare non sono stati in grado di garantire uno sviluppo sano al ragazzo, la scuola si presenta come terza possibilità per formare individui caratterizzati da un sè positivo. L’insegnamento assume quindi una funzione di guida, oltre che di semplice passaggio di competenze: scuola intesa non solo come acquisizione di informazioni, ma come scuola di vita in senso lato.

Lavoriamo per valorizzare competenze e conoscenze, spesso inattese, dei nostri ragazzi e crediamo che l’esperienza di privazione della libertà, possa essere un’opportunità per un cambio di rotta e potersi reinserire nella Comunità Locale con qualche capacità in più per poter riprendere un percorso formativo interrotto o trovare un’occupazione.

Per questo lavoro abbiamo bisogno dell’impegno di tutti quelli che ci lavorano affianco: Educatori, Assistenti Sociali, Psicologi, Polizia Penitenziaria e Volontari.